In America latina, le savane vengono chiamate vàrzeas; in zone con basamenti rocciosi con poco suolo, le savane prendono il nome di campo rupestre; in Brasile invece sono molto boscate e simili a foreste secche e si chiamano cerrado. Le tierra firme sono simili alle savane africane anche se sono più piovose e umide durante la stagione secca, e anche l’incidenza degli incendi è minore. In Amazzonia si trovano piccole savane e a nord del Rio delle Amazzoni l’estensione aumenta. Le vàrzeas sono invece delle savane aperte che vengono inondate durante la stagione delle piogge e si trovano tra Rio Negro e Xingu e intorno all’Orinoco. Successivamente, con l’arrivo della stagione secca, il terreno si asciuga e crescono subito erbe e arbusti (esempio: Artemisia artemisifolia); si trovano anche palme (esempio: Mauritia flexuosa) o alberi che resistono sia all’allagamento sia alla lunga siccità. Questi alberi e arbusti (matas) ammassati possono sembrare isole in un mare di erba secca o semisommersa. Tra l’Argentina, Bolivia e Paraguay, sotto il Mato Grosso, si trova la regione del Chacò che presenta piogge abbondanti ma irregolari. Qui crescono le palme Copernicia che riescono a resistere a lunghi periodi di siccità. La fauna di questa zona è composta da numerosi uccelli (es. martinetta dal ciuffo, galletto, nandù), puma, giaguari, lepri, pipistrelli e numerosi insetti (grilli, formiche, mosche, ecc.)
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