La steppa è un paesaggio dove dominano i grandi spazi e dove l’uomo ha lasciato poche tracce del suo passaggio. Tuttavia la steppa regala a chi si avventura tra le sue sconfinate terre luoghi di rara bellezza. Ma l’interesse per la steppa non è determinato dalla sola bellezza dei suoi paesaggi: il sottosuolo è spesso ricco di risorse minerarie e giacimenti di idrocarburi.. La flora della steppa offre alcune piante medicinali, come l’eleuterococco (Eleutherococcus senticosus) conosciuto anche come ginseng siberiano. La steppa costituisce un’importante riserva di minerali e idrocarburi. Si pensi che nel solo Kazakistan è presente il 60% di tutte le risorse dell’ex Urss. In questo paese, dopo anni di crisi economica, nel 2000 il PIL (Prodotto Interno Lordo) è cresciuto del 9%, l’industria manifatturiera del 14% e persino l’agricoltura. Ma più che ogni altro settore, l’industria petrolifera è in grande sviluppo: intorno agli idrocarburi ruota tutta l’economia dell’area caucasica. Petrolio e gas costituiscono il motore dello sviluppo per questi popoli, ma sono anche utili per riequilibrare la dipendenza del mondo dal petrolio medio-orientale. Nel 2000, la produzione di gas naturale in Kazakistan è arrivata a 7,13 miliardi di metri cubi, mentre quella di petrolio ha raggiunto i 706.000 barili/giorno. Il solo Turkmenistan possiede le terze riserve mondiali di gas (3.000 miliardi di metri cubi) e il bacino dal Mar Caspio conterrebbe fino a 200 miliardi di barili di greggio per un valore, agli attuali prezzi di mercato, di oltre 4 mila miliardi di dollari.
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