Le barriere coralline danno tuttora sostentamento a milioni di persone che vivono sulla costa e nelle regioni tropicali. I pescatori escono a bordo delle loro imbarcazioni attrezzate con reti, trappole e fiocine per procurare il cibo alle loro famiglie e vendere nei mercati locali l’eventuale prodotto in esubero. Durante la bassa marea, donne e bambini setacciano le barriere e le pozze d’acqua dove trovano molluschi, pesci e crostacei. Se utilizzate adeguatamente, le barriere coralline potrebbero arrivare a fornire circa 15 milioni di tonnellate di cibo l’anno (circa il 12% del pescato mondiale totale). Purtroppo invece, gli animali del reef sono stati razziati indiscriminatamente in tutto il mondo e i pescatori oggi trovano sempre più difficile guadagnarsi da vivere. I primi a sparire sono i grossi pesci come le cernie. Le aragoste erano una volta il cibo delle povera gente nei Caraibi, ma ora sono diventate così rare che soltanto i turisti possono permettersele al ristorante.
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