Nella foto: famiglia di Negritos
Molti sono i popoli delle foreste pluviali asiatiche: Yumbri in Thailandia, Pigmei, Negritos e Sarawak in Malesia, Tasaday nelle Filippine, Gajo, Mentawai, Badui, Tenggerese in Indonesia, ecc. Tutti questi popoli sono stati costretti nel corso del tempo a ritirarsi nelle foreste in seguito all’arrivo di popolazioni più evolute che si sono insediate nelle zone coltivabili. Da allora hanno sviluppato diverse strategie per sopravvivere. La caccia è l’attività principale: le punte delle frecce sono intrise di veleni naturali in grado di uccidere la preda. Sono abili cacciatori e con una cerbottana sono in grado di abbattere animali a distanze anche maggiori di 50 metri. In Nuova Guinea il maiale occupa un posto di particolare rilevanza nell’economia locale, in quanto rappresenta l’unica consistente fonte di proteine. Possederne uno è indice di ricchezza e di prestigio e la sua uccisione richiede una cerimonia che attira tribù vicine e lontane. Poiché l’ambiente della foresta è ricchissimo di vegetazione, questi popoli integrano la loro alimentazione con frutti e piante. Dalla vegetazione ricavano anche medicine sfruttando profonde conoscenze acquisite nel corso di secoli, e attirano botanici e agronomi da tutto il mondo.
FONTE
Molti sono i popoli delle foreste pluviali asiatiche: Yumbri in Thailandia, Pigmei, Negritos e Sarawak in Malesia, Tasaday nelle Filippine, Gajo, Mentawai, Badui, Tenggerese in Indonesia, ecc. Tutti questi popoli sono stati costretti nel corso del tempo a ritirarsi nelle foreste in seguito all’arrivo di popolazioni più evolute che si sono insediate nelle zone coltivabili. Da allora hanno sviluppato diverse strategie per sopravvivere. La caccia è l’attività principale: le punte delle frecce sono intrise di veleni naturali in grado di uccidere la preda. Sono abili cacciatori e con una cerbottana sono in grado di abbattere animali a distanze anche maggiori di 50 metri. In Nuova Guinea il maiale occupa un posto di particolare rilevanza nell’economia locale, in quanto rappresenta l’unica consistente fonte di proteine. Possederne uno è indice di ricchezza e di prestigio e la sua uccisione richiede una cerimonia che attira tribù vicine e lontane. Poiché l’ambiente della foresta è ricchissimo di vegetazione, questi popoli integrano la loro alimentazione con frutti e piante. Dalla vegetazione ricavano anche medicine sfruttando profonde conoscenze acquisite nel corso di secoli, e attirano botanici e agronomi da tutto il mondo.
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