In inverno i lupi cacciano questi erbivori in branchi, spesso dividendosi in due gruppi per accerchiare le prede prima dell’attacco. A volte uno dei gruppi crea scompiglio all’interno del branco delle prede, mentre l’altro si introduce furtivamente in mezzo ad esse. Vengono catturati solo gli individui giovani e quelli feriti o vecchi, mentre gli adulti vengono risparmiati. Durante il rigido inverno, la maggioranza di questi mammiferi abita all’interno della foresta, al riparo della vegetazione. Le specie che non vanno in letargo possiedono degli adattamenti particolari per spostarsi agilmente sulla neve. La renna e l’alce americano, ad esempio, hanno zoccoli grossi e piatti per poter distribuire meglio il loro peso. Zampe con adattamenti simili si trovano anche nella lepre artica, nella lince e nel gallo cedrone. Il castoro americano è un mammifero che vive nei pressi di corsi d’acqua, dove crescono alberi decidui (cioè che cambiano stagionalmente le foglie) come i pioppi, le betulle e i salici. I castori sono animali di grande interesse ecologico perché possono provocare cambiamenti sostanziali nella vegetazione della foresta; infatti, si nutrono della corteccia di alcune specie di alberi, spesso determinandone la morte, e abbattono altri alberi per costruire le loro tane e le loro dighe sui fiumi. L’entrata della tana è posta sempre sott’acqua, mentre la camera è situata all’asciutto; la tana ha un diametro che può arrivare ad 1 metro ed essere alta 40-50 centimetri. Nel caso in cui non siano disponibili rive scoscese, il castoro preferisce costruire una “capanna” anche di notevoli dimensioni. L’abilità del castoro non si limita alla costruzione di tane e capanne, ma anche alla realizzazione di canali che gli permettono di raggiungere, al coperto, i luoghi di alimentazione. Questo roditore accumula legno all’interno della tana per sostentarsi durante l’inverno. Anche quando l’acqua è gelata, i castori vivono all’interno della tana protetti dai predatori come il ghiottone, un predatore piuttosto grosso, capace di arrampicarsi e di lasciarsi cadere improvvisamente sulle vittime di passaggio.
La maggior parte degli uccelli che vivono nella taiga migra verso sud durante l’inverno, mentre due specie (il crociere rosso d’Europa e il crociere dalle ali bianche) si sono adattate a resistere a questa stagione gelida, cibandosi di una tra le materie prime più abbondanti e nutrienti di questo bioma: i semi delle conifere (pinoli). I pinoli si trovano racchiusi all’interno di robuste pigne legnose (coni) e possono essere estratti solo con l’abile uso del becco modificato dei crocieri; il crociere rosso d’Europa (Scandinavia e Confederazione Russa) e il suo equivalente americano, il crociere dalle ali bianche, possiedono, infatti, becchi che si incrociano alla punta, strumenti efficacissimi per l’estrazione dei semi delle conifere. Sono comuni anche le formiche, le vespe del legno, i coleotteri xilofagi (cioè che si nutrono di legno) e mosche. Particolarmente dannose per alcuni alberi sono alcune specie di larve di farfalle chiamate comunemente processionaria.
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