Un esemplare di questo raro squalo di profondità, quasi mai avvistato nell'Atlantico settentrionale, è stato pescato e rilasciato nel Golfo del Messico. Ma cosa sappiamo di questo pesce misterioso?
Carl Moore è un pescatore di professione, ma il pesce che ha trovato nelle sue reti la scorsa settimana al largo di Key West, in Florida, lo ha lasciato alquanto perplesso. Solo dopo averlo fotografato e rilasciato infatti i suoi sospetti sull'identità del pesce sono stati confermati: si trattava di un goblin (Mitsukurina owstoni), un raro squalo di profondità avvistato altrettanto di rado nel Golfo del Messico.
Questi squali si incontrano così raramente che ogni informazione che li riguarda è considerata oro per i ricercatori, spiega John Carlson del Fisheries Service della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l'organizzazione contattata da Moore dopo aver esaminato, fotografato e rilasciato lo squalo.
“Non sappiamo quanto vive, né ogni quanto si riproduce, o quanto sono grandi quando si riproducono”, dice Carlson. “Sono un mistero”.
Maschio o femmina?
Moore ha riferito alla NOAA che lo squalo misurava circa 5,40 metri. Analizzando le foto i ricercatori ritengono che la misura si avvicinasse di più ai 4,5 metri, e che l'esemplare pescato fosse una femmina.
I maschi, spiega Carlson, hanno due organi copulatori, detti pterigopodi, in prossimità della coda. “Ma nelle fotografie non si vedono, quindi pensiamo che si tratti di una femmina".
Moore ha catturato il goblin a circa 620 metri di profondità. Non molto per questa creatura abissale che vive tra i 600 e i 950 metri circa, spiega Carlson. Ciò fa di loro una delle specie che vivono a maggiore profondità, soprattutto fra gli squali; e molti degli insoliti tratti della specie sono probabilmente dovuti ad adattamenti al suo habitat, spiega il biologo.
Gli squali hanno una serie di sensori sulla testa, le cosiddette ampolle di Lorenzini, che consentono loro di percepire i segnali elettrici degli animali attorno a loro. La strana forma della testa del goblin può costituire un vantaggio nell'oscurità abissale, spiega Carlson, visto che la distribuzione dei sensori lungo il rostro allungato e piatto amplia il raggio di percezione dello squalo per individuare la preda. ”È così che funziona per lo squalo martello”, che ha le ampolle distribuite sui bordi della sua caratteristica testa, continua Carlson.
Una volta individuata la preda, entrano in gioco i denti sottili e affilati del goblin, che infilzano la preda, in genere creature dal corpo morbido come pesci o molluschi.
Creatura misteriosa
Il primo avvistamento dello squalo goblin nel Golfo del Messico è avvenuto in tempi piuttosto recenti, nel 2000. Prima di allora però lo squalo era stato avvistato nell'Atlantico settentrionale (al largo delle Bahamas) negli anni Settanta del Novecento, racconta Carlson.
Altri esemplari sono stati avvistati al lago del Brasile, della Guiana Francese, della Colombia, ma ”probabilmente l'80 per cento degli avvistamenti sono avvenuti al largo del Giappone” (dove la specie è stata scoperta), dice il biologo.
Carlson e colleghi stanno preparando un articolo scientifico su quest'ultima cattura, cercando di capire se ci sono dei "punti caldi" per questi animali nel mondo. Ovviamente sarebbero stati molto contenti di poter osservare lo squalo da vicino, dice Carlson, ma sono altrettanto soddisfatti di sapere che l'animale è stato rilasciato vivo, ed è tornato a condurre la sua misteriosa esistenza negli abissi.
FONTE
Questi squali si incontrano così raramente che ogni informazione che li riguarda è considerata oro per i ricercatori, spiega John Carlson del Fisheries Service della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l'organizzazione contattata da Moore dopo aver esaminato, fotografato e rilasciato lo squalo.
“Non sappiamo quanto vive, né ogni quanto si riproduce, o quanto sono grandi quando si riproducono”, dice Carlson. “Sono un mistero”.
Maschio o femmina?
Moore ha riferito alla NOAA che lo squalo misurava circa 5,40 metri. Analizzando le foto i ricercatori ritengono che la misura si avvicinasse di più ai 4,5 metri, e che l'esemplare pescato fosse una femmina.
I maschi, spiega Carlson, hanno due organi copulatori, detti pterigopodi, in prossimità della coda. “Ma nelle fotografie non si vedono, quindi pensiamo che si tratti di una femmina".
Moore ha catturato il goblin a circa 620 metri di profondità. Non molto per questa creatura abissale che vive tra i 600 e i 950 metri circa, spiega Carlson. Ciò fa di loro una delle specie che vivono a maggiore profondità, soprattutto fra gli squali; e molti degli insoliti tratti della specie sono probabilmente dovuti ad adattamenti al suo habitat, spiega il biologo.
Gli squali hanno una serie di sensori sulla testa, le cosiddette ampolle di Lorenzini, che consentono loro di percepire i segnali elettrici degli animali attorno a loro. La strana forma della testa del goblin può costituire un vantaggio nell'oscurità abissale, spiega Carlson, visto che la distribuzione dei sensori lungo il rostro allungato e piatto amplia il raggio di percezione dello squalo per individuare la preda. ”È così che funziona per lo squalo martello”, che ha le ampolle distribuite sui bordi della sua caratteristica testa, continua Carlson.
Una volta individuata la preda, entrano in gioco i denti sottili e affilati del goblin, che infilzano la preda, in genere creature dal corpo morbido come pesci o molluschi.
Creatura misteriosa
Il primo avvistamento dello squalo goblin nel Golfo del Messico è avvenuto in tempi piuttosto recenti, nel 2000. Prima di allora però lo squalo era stato avvistato nell'Atlantico settentrionale (al largo delle Bahamas) negli anni Settanta del Novecento, racconta Carlson.
Altri esemplari sono stati avvistati al lago del Brasile, della Guiana Francese, della Colombia, ma ”probabilmente l'80 per cento degli avvistamenti sono avvenuti al largo del Giappone” (dove la specie è stata scoperta), dice il biologo.
Carlson e colleghi stanno preparando un articolo scientifico su quest'ultima cattura, cercando di capire se ci sono dei "punti caldi" per questi animali nel mondo. Ovviamente sarebbero stati molto contenti di poter osservare lo squalo da vicino, dice Carlson, ma sono altrettanto soddisfatti di sapere che l'animale è stato rilasciato vivo, ed è tornato a condurre la sua misteriosa esistenza negli abissi.
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