Fin dall'antichità, sugli animali, circolano tante storielle - alcune anche un po' triviali: sono barzellette che colpiscono la fantasia perché mettono sullo stesso piano punti di vista umani e "animali", con effetti comici. Sull'animale più veloce del mondo, per esempio, se ne sentono diverse. E tutti pensano che si tratti del ghepardo. Ma non è così.
Secondo la zoologia l'animale più veloce del mondo - fino a ieri - era il "coleottero tigre" (Cicindela hybrida), un insetto australiano. Si tratta di un vero e proprio bolide che è stato spodestato da un piccolissimo acaro, il Paratarsotomus macropalpis, grande quanto un seme di sesamo (poco meno di un millimetro), ma capace di muoversi alla strabiliante velocità di... 322 lunghezze corporee al secondo.
Unità di misura
La velocità, insegnano i fisici, è una grandezza relativa. E quando si tratta di confrontare la capacità di movimento di esseri tanto diversi tra loro per forme e dimensioni, occorre stabilire unità di misura congrue. Per questa ragione gli scienziati hanno individuato l'unità giusta nella capacità di percorrere una distanza pari alla lunghezza del corpo che compie l'azione nell'unità di tempo, il minuto secondo.
In questa particolare scala il piccolo acaro californiano non ha rivali: percorre, in un solo secondo, una distanza pari a 322 volte la propria lunghezza. Un lampo che sarebbe sgradevole percepire nel proprio materasso, questo è certo.
Confronti strabilianti
Uscendo dai freddi ed esatti principi della misurazione scientifica, però, occorre confrontare questa velocità con qualcosa di più familiare; com'è senza dubbio il sistema metrico decimale. E le sorprese non mancano.
Ecco quindi alcuni paragoni apprezzabili: l'acaro californiano corre 20 volte più veloce di un ghepardo (capace di correre "soltanto" 16 lunghezze al secondo); e il suo passo è come quello di un uomo che corresse a quasi 2000 km orari.
Implicazioni scientifiche
La scoperta è interessante non solo perché stabilisce un nuovo record mondiale - strapazzando quel gigante di Bolt - ma anche per ciò che rivela sulla fisiologia del movimento e sulle limitazioni fisiche delle strutture viventi.
"È davvero incredibile", ha detto Samuel Rubin, uno degli autori della ricerca che è stata svolta presso il Pitzer College. Gli dà manforte il suo mentore, Jonathan Wright, professore di biologia al Pomona College: "Record a parte, la scoperta potrebbe contribuire a ispirare nuovi progetti rivoluzionari per robot o dispositivi biomimetici".
L'acaro superveloce
L'acaro protagonista di questa storia è diffuso nella California del Sud ed è frequente incontrarlo tra le rocce e persino sui marciapiedi urbani. Identificato nel 1916, dopo quasi un secolo si sa molto poco sulle sue abitudini o sulle sue fonti preferite di cibo.
Tra le caratteristiche peculiari della specie - sottolineano i ricercatori - c'è la capacità di adattamento a temperature molto elevate, fino a 60°C: una temperatura significativamente superiore a quella considerata normalmente letale per la maggior parte degli animali.
FONTE
Secondo la zoologia l'animale più veloce del mondo - fino a ieri - era il "coleottero tigre" (Cicindela hybrida), un insetto australiano. Si tratta di un vero e proprio bolide che è stato spodestato da un piccolissimo acaro, il Paratarsotomus macropalpis, grande quanto un seme di sesamo (poco meno di un millimetro), ma capace di muoversi alla strabiliante velocità di... 322 lunghezze corporee al secondo.
Unità di misura
La velocità, insegnano i fisici, è una grandezza relativa. E quando si tratta di confrontare la capacità di movimento di esseri tanto diversi tra loro per forme e dimensioni, occorre stabilire unità di misura congrue. Per questa ragione gli scienziati hanno individuato l'unità giusta nella capacità di percorrere una distanza pari alla lunghezza del corpo che compie l'azione nell'unità di tempo, il minuto secondo.
In questa particolare scala il piccolo acaro californiano non ha rivali: percorre, in un solo secondo, una distanza pari a 322 volte la propria lunghezza. Un lampo che sarebbe sgradevole percepire nel proprio materasso, questo è certo.
Confronti strabilianti
Uscendo dai freddi ed esatti principi della misurazione scientifica, però, occorre confrontare questa velocità con qualcosa di più familiare; com'è senza dubbio il sistema metrico decimale. E le sorprese non mancano.
Ecco quindi alcuni paragoni apprezzabili: l'acaro californiano corre 20 volte più veloce di un ghepardo (capace di correre "soltanto" 16 lunghezze al secondo); e il suo passo è come quello di un uomo che corresse a quasi 2000 km orari.
Implicazioni scientifiche
La scoperta è interessante non solo perché stabilisce un nuovo record mondiale - strapazzando quel gigante di Bolt - ma anche per ciò che rivela sulla fisiologia del movimento e sulle limitazioni fisiche delle strutture viventi.
"È davvero incredibile", ha detto Samuel Rubin, uno degli autori della ricerca che è stata svolta presso il Pitzer College. Gli dà manforte il suo mentore, Jonathan Wright, professore di biologia al Pomona College: "Record a parte, la scoperta potrebbe contribuire a ispirare nuovi progetti rivoluzionari per robot o dispositivi biomimetici".
L'acaro superveloce
L'acaro protagonista di questa storia è diffuso nella California del Sud ed è frequente incontrarlo tra le rocce e persino sui marciapiedi urbani. Identificato nel 1916, dopo quasi un secolo si sa molto poco sulle sue abitudini o sulle sue fonti preferite di cibo.
Tra le caratteristiche peculiari della specie - sottolineano i ricercatori - c'è la capacità di adattamento a temperature molto elevate, fino a 60°C: una temperatura significativamente superiore a quella considerata normalmente letale per la maggior parte degli animali.
FONTE