Nel Bengala occidentale gli elefanti che entrano nelle case in cerca di cibo non sono certo una novità, ma ora sappiamo che si fanno intenerire dai più piccoli
Se grazie agli ultimi studi gli elefanti ci stavano già affascinando più del solito, quella raccontata da Dipak e Lalita Mahato è una storia che ci farà capire ancora di più quanto poco li conosciamo.
Succede nel distretto di Purulia, nel Bengala occidentale: un maschio adulto fa irruzione in un'abitazione, distruggendone le mura presumibilmente alla ricerca di cibo. I coniugi Mahato stavano cenando, quando hanno sentito un forte schianto provenire dalla camera da letto. “Ci siamo precipitati nella stanza, e siamo rimasti scioccati: il muro era distrutto, e un elefante si stagliava sopra la culla della nostra bambina”. La piccola di dieci mesi era circondata dai calcinacci e da ciò che rimaneva delle pareti, mentre l'elefante si stava già avviando verso la foresta, al sicuro. Poi la sorpresa. “Se n'era già andato, quando nostra figlia ha ricominciato a piangere. L'elefante a quel punto è tornato indietro, e ha cominciato a rimuovere delicatamente con la proboscide i detriti del muro che aveva distrutto”. L'animale si è allontanato dall'abitazione solo dopo aver messo al sicuro la bambina, che è ora ricoverata in ospedale per delle ferite superficiali, ma secondo i medici si riprenderà completamente.
Un ulteriore elemento, insomma, a confermare che gli elefanti sono in grado di discriminare tra esseri umani pericolosi e innocui, adulti e bambini, uomini e donne, e persino di distinguere tra le varie etnie. Se finora attribuivamo questa capacità solamente agli elefanti africani, studiati per approfondire il loro rapporto con tribù come i Masai, episodi come quello della famiglia Mahato fanno supporre che potrebbe riguardare anche quelli indiani. È proprio il continuo aumentare della popolazione, a fronte della distruzione delle foreste, ad aver dato origine al conflitto esseri umani-elefanti nel distretto di Purulia del Bengala Occidentale. E non solo lì: ogniqualvolta questi animali vedono le loro rotte di migrazione bloccate da villaggi e infrastrutture, si trovano infatti costretti ad attraversarle. A volte passandoci sopra.
FONTE
Succede nel distretto di Purulia, nel Bengala occidentale: un maschio adulto fa irruzione in un'abitazione, distruggendone le mura presumibilmente alla ricerca di cibo. I coniugi Mahato stavano cenando, quando hanno sentito un forte schianto provenire dalla camera da letto. “Ci siamo precipitati nella stanza, e siamo rimasti scioccati: il muro era distrutto, e un elefante si stagliava sopra la culla della nostra bambina”. La piccola di dieci mesi era circondata dai calcinacci e da ciò che rimaneva delle pareti, mentre l'elefante si stava già avviando verso la foresta, al sicuro. Poi la sorpresa. “Se n'era già andato, quando nostra figlia ha ricominciato a piangere. L'elefante a quel punto è tornato indietro, e ha cominciato a rimuovere delicatamente con la proboscide i detriti del muro che aveva distrutto”. L'animale si è allontanato dall'abitazione solo dopo aver messo al sicuro la bambina, che è ora ricoverata in ospedale per delle ferite superficiali, ma secondo i medici si riprenderà completamente.
Un ulteriore elemento, insomma, a confermare che gli elefanti sono in grado di discriminare tra esseri umani pericolosi e innocui, adulti e bambini, uomini e donne, e persino di distinguere tra le varie etnie. Se finora attribuivamo questa capacità solamente agli elefanti africani, studiati per approfondire il loro rapporto con tribù come i Masai, episodi come quello della famiglia Mahato fanno supporre che potrebbe riguardare anche quelli indiani. È proprio il continuo aumentare della popolazione, a fronte della distruzione delle foreste, ad aver dato origine al conflitto esseri umani-elefanti nel distretto di Purulia del Bengala Occidentale. E non solo lì: ogniqualvolta questi animali vedono le loro rotte di migrazione bloccate da villaggi e infrastrutture, si trovano infatti costretti ad attraversarle. A volte passandoci sopra.
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