Questa è la storia del mio papà e dei miei due ragazzi a quattro zampe Teddy e Paprika. La storia inizia l’11 luglio di 10 anni fa. Quella mattina mio papà venne investito sulla pista ciclabile da un automobilista. Trauma cranico, emorragia cerebrale, elisoccorso, intervento ... Quella sera mi dissero che difficilmente si sarebbe risvegliato e che molto probabilmente non avrebbe nemmeno superato la notte. Papà dal coma si è risvegliato, ma si è risvegliato bambino. Dopo un anno è arrivato nella mia vita Teddy. Micione nero, europeo a pelo lungo, secondo la veterinaria incrociato con un Main Coon. E Teddy e poi Paprika, anche lei nera, ma a pelo corto, si sono presi cura del mio papà. La pulitura della cassettina e la pappa giornaliera sono diventati appuntamenti fissi per il mio papà, e in cambio i miei due micioni l’hanno aiutato a ritrovare le parole, la memoria, le emozioni. E’ commovente vedere come Paprika lo scali: sì proprio così. Con un salto si aggrappa ai suoi pantaloni per poi andarsi ad appollaiare sulla schiena, incurante dei nostri rimproveri. Sembra assurdo, ma il fastidio degli eventuali graffi lo ha riportato alla realtà. L’appuntamento giornaliero con i miei due tesori (ne ho anche un’altra a due zampe di 20 anni) è uno scopo nella sua vita, un momento irrinunciabile. Parlando con loro il suo linguaggio ha quasi ripreso il ritmo normale nell’articolare le sillabe, la sua memoria, grazie ai momenti passati con loro, si dipana meglio. Io credo agli angeli custodi. Ma mai avrei immaginato che sarebbe stato questo il ruolo dei miei due gattoni.
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