La sua storia avrebbe potuto essere ancora più triste di come é iniziata e magari con un epilogo drammatico se non fosse stata salvata da persone meravigliose del canile il Rifugio di Cavour. Ed é proprio lì che la nostra storia con Puffa ebbe inizio.
Puffa al canile di Cavour divideva la gabbia con altre 3 o 4 cagnoline - sue compagne di sventura- una più bella dell’altra e tutte provenienti dal canile lager di Napoli... uno dei tanti esempi di inciviltà di cui l’uomo deve vergognarsi.
Entrammo (io, mio marito e mia figlia) nella gabbia e fummo accolti da un comitato di accoglienza strepitoso! Ma come si fa a scegliere? Le avremmo portate a casa tutte!
Puffa, furbetta, giocò la carta del “buffone di corte” con salti, capriole, passetti su due zampe e tante, tante leccatine a “ripetizione”. Di lí a poco firmammo il modulo di adozione e dopo qualche giorno Puffa era con noi a casa.
Una cagnolina ancora tanto spaventata dall’esperienza precedente, ma con un carattere mite, dolce e comunque fiduciosa nel genere umano nonostante un lungo terribile anno - il suo primo anno di vita - di maltrattamenti!
Dopo 2 anni accadde che durante una passeggiata al parco, si accasciò improvvisamente a terra. Corsi dalla veterinaria. Il verdetto fu: frattura del femore spontanea (è probabile che la malnutrizione -nel primo anno di vita- possa averle causato problemi all’apparato osseo). Seguirono tre interventi e vari consulti per cercare di salvare la zampa , ma nulla da fare e a distanza di quasi due anni continuava a non esserci consolidamento osseo e la zampa rischiava la necrosi!
Non rimase che amputare la zampina posteriore. E così fu fatto. Altro dolore per lei e anche per noi.
Puffa é sì piccola, ma anche forte e tenace e così cominciò a reagire e poi a riprendersi, ogni tanto barcollava, cadeva ma poi incominciava a camminare con equilibrio quasi come se la sua zampina fosse ancora lì al suo posto, più passava il tempo e piú acquistava sicurezza, correva, saliva e scendeva le scale per tornare alla sua vita di sempre. La guardavo e il suo musetto sembrava sorridesse e anche noi!
Il peggio ancora una volta era passato. Brava Puffa! Lei è parte integrante della nostra famiglia, viene con noi ovunque e noi non potremmo più fare a meno di questo batuffolo di pelo con un cuore grande grande!
Ora da qualche mese Puffetta ha un fratellino di 5 mesi adottato prima che venisse destinato al canile.
Insieme sono un amore, i nostri amori pelosi; lui grande ( e lo diventerà ancora di più, perché é un cane di taglia medio-grande) e lei piccolina, ma forte, un piccolo “caterpillar”!
Nello sguardo di Puffa trovo tutto ciò di cui ho bisogno, anche nei momenti piú difficili ( che purtroppo negli ultimi anni non mi sono mancati!), da lei ho imparato il significato del coraggio, della tolleranza, dell’amore incondizionato, della solidarietà e della fedeltà. È per questo che ogni giorno non vedo l’ora di ritornare a casa per essere sommersa di leccatine da questa tripodina meravigliosa ed ora anche dal suo dolce fratellone!
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