Una querelle giudiziaria è in corso a Lucca: gli animali non erano microcippati e sono stati scambiati come appartenenti alla colonia felina presente sulla stessa strada
Una strana querelle giudiziaria a Lucca. Si tratta di gatti, anzi di tre gatte, che «escono», ovvero passano parte della loro vita libere e quando vogliono rientrano a casa. Circa un mese fa, di ritorno da un viaggio, la loro padrona ha notato una cicatrice sospetta sulla pancia delle sue micie e il veterinario curante ha confermato: «Sono state sterilizzate». Subito la signora ha fatto una denuncia alla Procura della Repubblica di Lucca.
Le sterilizzazioni
E qui la situazione si complica. Perché nella strada dove vivono le tre gatte con la loro padrona è presente una colonia felina, di cui si prendono cura alcuni animalisti e tra i loro compiti, come prevede la legge regionale 59 del 2009, c’è la sterilizzazione dei gatti che vivono in libertà, che poi devono essere reimmessi nel loro territorio. Così è stato fatto dalle associazioni Asav e Nati Liberi, che hanno pubblicamente riconosciuto la loro responsabilità e hanno anche pagato l’intervento di tasca propria. Hanno catturato e sterilizzato quindici piccoli felini, tre maschi e undici femmine, tra cui le tre di proprietà, che erano stati segnalati da alcuni abitanti della via come «vaganti» e dunque considerati gatti di colonia. Facendo qualche conto, undici femmine ad aprile avrebbero dato alla luce una sessantina di micetti, creature meravigliose, è vero, ma molto impegnative.
Tra legge e trucchetti
La padrona dichiara di non essere stata avvisata delle prevista operazione chirurgica, gli animalisti dicono di averla cercata, la Magistratura indaga. A questo punto si apre un’interessante questione molto più ampia: come dimostrare la proprietà dei gatti? Dato che non erano microcippati ci saranno dei problemi, forse la padrona porterà delle loro fotografie da quando erano cuccioli in poi o le testimonianze di amici, chissà. Verrebbe da ripetere l’ennesimo invito a far microcippare i gatti (cosa che in Italia non è obbligatoria), in particolare quelli che escono. D’altro canto, va segnalato che talvolta ci sono persone che cercano di far passare i propri gatti di casa come gatti di colonia per cercare di ottenere la sterilizzazione gratuita. Una pratica assolutamente illegale e ingiusta.
FONTE
Le sterilizzazioni
E qui la situazione si complica. Perché nella strada dove vivono le tre gatte con la loro padrona è presente una colonia felina, di cui si prendono cura alcuni animalisti e tra i loro compiti, come prevede la legge regionale 59 del 2009, c’è la sterilizzazione dei gatti che vivono in libertà, che poi devono essere reimmessi nel loro territorio. Così è stato fatto dalle associazioni Asav e Nati Liberi, che hanno pubblicamente riconosciuto la loro responsabilità e hanno anche pagato l’intervento di tasca propria. Hanno catturato e sterilizzato quindici piccoli felini, tre maschi e undici femmine, tra cui le tre di proprietà, che erano stati segnalati da alcuni abitanti della via come «vaganti» e dunque considerati gatti di colonia. Facendo qualche conto, undici femmine ad aprile avrebbero dato alla luce una sessantina di micetti, creature meravigliose, è vero, ma molto impegnative.
Tra legge e trucchetti
La padrona dichiara di non essere stata avvisata delle prevista operazione chirurgica, gli animalisti dicono di averla cercata, la Magistratura indaga. A questo punto si apre un’interessante questione molto più ampia: come dimostrare la proprietà dei gatti? Dato che non erano microcippati ci saranno dei problemi, forse la padrona porterà delle loro fotografie da quando erano cuccioli in poi o le testimonianze di amici, chissà. Verrebbe da ripetere l’ennesimo invito a far microcippare i gatti (cosa che in Italia non è obbligatoria), in particolare quelli che escono. D’altro canto, va segnalato che talvolta ci sono persone che cercano di far passare i propri gatti di casa come gatti di colonia per cercare di ottenere la sterilizzazione gratuita. Una pratica assolutamente illegale e ingiusta.
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