Questa è la storia di un gatto papà, di cortili e fiducia. Vi scrivo per raccontarvi la storia del mio micio Lupin, che ci ha lasciato da poco e che ora sta correndo finalmente di nuovo verso la libertà. Affrontare la perdita di un animale è sempre qualcosa di straziante ma forse, condividendo la mia storia, sarà più semplice superarla.
La sua storia comincia 10 anni fa, vicino a Varese quando trovai in uno scatolone nel bosco vicino a casa due piccoli gattini: Luna e Lupin. Li portai subito a casa. Affidai Luna alle cure di mia zia e tenni con me e la mia famiglia Lupin. I due fratelli ebbero la fortuna di diventare vicini di casa, abitando mia zia nel mio stesso cortile e così i due passarono le loro prime estati giocando e crescendo insieme.
Luna però,un giorno d’agosto, morì investita e Lupin rimase solo. Fu triste per giorni e si affidò alle cure della mia cagnolina che lo faceva giocare lasciandosi graffiare senza lamentarsi. Col tempo poi, diventò piano piano il re della via. Non aveva paura di lottare e scappare per giorni.. Tornava sempre ferito ma con la sicurezza che noi l’avremmo curato e che l’avremmo lasciato riposare per riprendere le forze verso una nuova avventura. Dopo una delle sue solite assenze tornò..ma con una sorpresa!
Aveva portato con se nel nostro cortile la sua “compagna” e i suoi figli! Anche questa volta sicuro che noi avremmo provveduto a loro. E così fu! La famiglia si allargò e adottammo, tra noi e i miei zii, tutti i figli di Lupin. La sua compagna tornò a casa sua (era di un nostro vicino) e Lupin riprese sua vita di sempre. Si arrabbiò molto quando adottammo un altro cane e non si fece vedere a casa nostra per due anni, “sostituendoci” con la nostra vicina che abita nel nostro stesso cortile e che lo accolse con affetto. Ci snobbò guardandoci con sufficienza per mesi ma quando gli passò bussò di nuovo alla finestra da cui era solito entrare e finalmente rimase con noi più frequentemente.
L’ eccezionalità della storia sta nel fatto che Lupin ebbe sempre dei comportamenti opposti a quelli di altri gatti. Non solo si fece carico della sua famiglia non abbandonando moglie e figli in giro, ma tornò sempre ogni volta che stava male.. non si è mai nascosto o allontanato. Si è fatto sempre trovare e ha sempre cercato il nostro aiuto. E così anche l’ultima volta.. dopo essere stato investito è tornato a casa.. moribondo si è lasciato prendere e curare. Dopo l’operazione alla zampa, l’abbiamo tenuto con noi e coccolato il più possibile. Però Lupin questa volta soffriva di più.. soffriva perché sapeva che non poteva più correre come prima e perché doveva portare troppa pazienza per recuperare le forze. Sapeva si aver perso qualcosa di troppo grosso per lui.. la sua libertà. Quella vera.. che lo portava lontano e gli faceva vivere mille avventure. La botta era stata forte e lui si era molto debilitato. Nonostante tutto e nonostante le nostre attenzioni, un giorno scappò. Non fece molta strada ma assaporò di nuovo la sua libertà. Tornò.. di nuovo. Ma non fu più lui. Tre giorni di agonia e poi l’addio. Ora corri Lupin. Sei libero. Corri gatto eccezionale, gatto papà, compagno di avventure e di risate. Ci mancherai. Ma sono sicura che ora tu sei felice. Ci rivedremo un giorno e sono certa che quando arriverà quel giorno tu sarai lì ad aspettarmi.
FONTE
La sua storia comincia 10 anni fa, vicino a Varese quando trovai in uno scatolone nel bosco vicino a casa due piccoli gattini: Luna e Lupin. Li portai subito a casa. Affidai Luna alle cure di mia zia e tenni con me e la mia famiglia Lupin. I due fratelli ebbero la fortuna di diventare vicini di casa, abitando mia zia nel mio stesso cortile e così i due passarono le loro prime estati giocando e crescendo insieme.
Luna però,un giorno d’agosto, morì investita e Lupin rimase solo. Fu triste per giorni e si affidò alle cure della mia cagnolina che lo faceva giocare lasciandosi graffiare senza lamentarsi. Col tempo poi, diventò piano piano il re della via. Non aveva paura di lottare e scappare per giorni.. Tornava sempre ferito ma con la sicurezza che noi l’avremmo curato e che l’avremmo lasciato riposare per riprendere le forze verso una nuova avventura. Dopo una delle sue solite assenze tornò..ma con una sorpresa!
Aveva portato con se nel nostro cortile la sua “compagna” e i suoi figli! Anche questa volta sicuro che noi avremmo provveduto a loro. E così fu! La famiglia si allargò e adottammo, tra noi e i miei zii, tutti i figli di Lupin. La sua compagna tornò a casa sua (era di un nostro vicino) e Lupin riprese sua vita di sempre. Si arrabbiò molto quando adottammo un altro cane e non si fece vedere a casa nostra per due anni, “sostituendoci” con la nostra vicina che abita nel nostro stesso cortile e che lo accolse con affetto. Ci snobbò guardandoci con sufficienza per mesi ma quando gli passò bussò di nuovo alla finestra da cui era solito entrare e finalmente rimase con noi più frequentemente.
L’ eccezionalità della storia sta nel fatto che Lupin ebbe sempre dei comportamenti opposti a quelli di altri gatti. Non solo si fece carico della sua famiglia non abbandonando moglie e figli in giro, ma tornò sempre ogni volta che stava male.. non si è mai nascosto o allontanato. Si è fatto sempre trovare e ha sempre cercato il nostro aiuto. E così anche l’ultima volta.. dopo essere stato investito è tornato a casa.. moribondo si è lasciato prendere e curare. Dopo l’operazione alla zampa, l’abbiamo tenuto con noi e coccolato il più possibile. Però Lupin questa volta soffriva di più.. soffriva perché sapeva che non poteva più correre come prima e perché doveva portare troppa pazienza per recuperare le forze. Sapeva si aver perso qualcosa di troppo grosso per lui.. la sua libertà. Quella vera.. che lo portava lontano e gli faceva vivere mille avventure. La botta era stata forte e lui si era molto debilitato. Nonostante tutto e nonostante le nostre attenzioni, un giorno scappò. Non fece molta strada ma assaporò di nuovo la sua libertà. Tornò.. di nuovo. Ma non fu più lui. Tre giorni di agonia e poi l’addio. Ora corri Lupin. Sei libero. Corri gatto eccezionale, gatto papà, compagno di avventure e di risate. Ci mancherai. Ma sono sicura che ora tu sei felice. Ci rivedremo un giorno e sono certa che quando arriverà quel giorno tu sarai lì ad aspettarmi.
FONTE