All’inizio fu un cono crema e cioccolato a sancire la nostra amicizia. Ci eravamo incontrati in un parco a Roma: io, il mio cane di allora, Griso, e lui, un cane di mezza taglia e mezza età, razza e proprietà imprecisate.
Come capita nelle storie d’amore, quelle vere, non saprei se sono stato io a scegliere lui o lui me. Fatto sta che ci siamo trovati a camminare sulla via di casa e a dividerci, in tre, un cono gelato.
Arrivati a casa ci siamo dovuti separare: io e Griso su e lui giù, che aspettava.
Situazione insostenibile. Al punto che, come sempre in questi casi, sono andato subito a relazionare al mio Papà, anche lui gran frequentatore, e raccoglitore, di cani. L’autorizzazione arrivò all’istante, malgrado la (finta) opposizione di mia Madre, e anche il nuovo amico salì a casa.
continua...
Come capita nelle storie d’amore, quelle vere, non saprei se sono stato io a scegliere lui o lui me. Fatto sta che ci siamo trovati a camminare sulla via di casa e a dividerci, in tre, un cono gelato.
Arrivati a casa ci siamo dovuti separare: io e Griso su e lui giù, che aspettava.
Situazione insostenibile. Al punto che, come sempre in questi casi, sono andato subito a relazionare al mio Papà, anche lui gran frequentatore, e raccoglitore, di cani. L’autorizzazione arrivò all’istante, malgrado la (finta) opposizione di mia Madre, e anche il nuovo amico salì a casa.
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