FOTOGALLERIA In Sudafrica si usa l'elicottero per spostare i rinoceronti in ambienti più sicuri. Con meno stress per gli animali.
Spostare un rinoceronte è difficile, rischioso e spesso molto pericoloso. Ma a volte è necessario per difendere gli animali dalle minacce dei bracconieri. Ezemvelo KZN Wildlife, l'agenzia per la conservazione della fauna selvatica della provincia sudafricana del KwaZulu Natal, utilizza un sistema un po' laborioso ma decisamente efficace: cattura i rinoceronti, li narcotizza e li fa viaggiare sospesi a un elicottero.
"Si tratta di una procedura complessa, che viene effettuata solo quando è strettamente indispensabile per il benessere della specie e il miglioramento della varietà genetica della discendenza", spiega Megan Lategan, dell'associazione ambientalista Wildlife Act. Fortunatamente le tecniche per la cattura e il ricollocamento dei rinoceronti sono molto migliorate negli ultimi anni. Non c'è più bisogno di somministrare all'animale dosi massicce di narcotico per tenerlo tranquillo durante il lungo viaggio verso la sua nuova destinazione. Per quanto possa sembrare strano, l'elicottero è il mezzo migliore per spostare queste gigantesche creature. Il rinoceronte può essere prelevato in qualsiasi località, passa meno tempo sotto anestesia e alla fine subisce meno stress. Questi miglioramenti hanno permesso di ricollocare con successo un numero sempre maggiore di rinoceronti bianchi".
"Assistere al volo di un rinoceronte non è roba da tutti i giorni", spiega la fotografa Emma Gatland, autrice di queste fotografie. "Si tratta di una procedura messa a punto di recente, che punta a causare il minimo disagio all'animale, riducendo la durata dell'anestesia. Per il viaggio si usa un vecchio elicottero Huey che risale alla guerra del Vietnam: volarci su è già un'avventura. Il rinoceronte viene sollevato di circa 500-1000 metri, sospeso per le caviglie"
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